Perdere l'amore per sé stessi: la dipendenza affettiva

Sono molteplici le dipendenze presenti nella nostra società. Da quella derivante dall’uso di sostanze fino alla più recente internet-addiction. Ma ce n’è una più sottile di cui poco si parla: la dipendenza affettiva. Questo genere di dipendenza è una vera e propria distorsione relazionale della rappresentazione di sé e dell’altro dove il desiderio si trasforma in bisogno necessario e il piacere in sofferenza. Vi è ostinazione nella ricerca e nel mantenimento della relazione, nonostante la consapevolezza delle conseguenze negative.

Chi vive questo tipo di dipendenza attribuisce all'altro un'importanza tale da non riuscire nemmeno a percepire più quelli che sono i propri bisogni, finendo con l'annullarsi per l'altro e nell'altro con l’unico desiderio di essere in grado di cambiare l’altro, di convincerlo del proprio valore, di salvarlo.

<>; <>: sono questi alcuni dei pensieri che guidano il dipendente affettivo, pensieri che a lungo andare fanno perdere di vista sé stessi.

Il partner ideale del dipendente affettivo è il “narcisista perverso” ovvero un manipolatore affettivo per il quale l’altro non esiste come persona ma è solo uno specchio per convalidare la propria immagine.

Sono molteplici i comportamenti e gli atteggiamenti riconducibili alla dipendenza affettiva, spesso non facili da riconoscere. Per scoprire se si è in presenza o meno di tale dipendenza, sarebbe utile sottoporre sé stessi a delle semplici domande, come quelle seguono:

Le emozioni del partner hanno più importanza rispetto alle mie? La mia stima dipende dall’approvazione dell’altro? Prendere una decisione in maniera autonoma è così difficile tanto da causarmi sensi di colpa? La paura di essere abbandonata/o è così intensa che la maggior parte dei miei comportamenti hanno lo scopo di evitare la solitudine e il rifiuto? Mi spaventa davvero conoscere ed esprimere i miei pensieri ed emozioni?

Se a queste domande dovessero seguire diverse risposte affermative, allora la presenza di una forma di dipendenza affettiva potrebbe essere concreta.

Lasciarsi aiutare in questo percorso consente di riconoscere in primo luogo tutte le distorsioni che costellano la propria vita relazionale con l’obiettivo di imparare a mettersi al centro della propria vita, iniziando realmente ad amarsi. Solo attraverso un amore autentico con sé stessi si potrà amare autenticamente l’altro.

D’altronde, Oscar Wilde ci insegna che <<amare sé stessi è l’inizio di una lunga storia d’amore>>. 

 

Dott. Danilo Selvaggio, Psicologo  tel  349 6230779

Articolo apparso sul mensile "Fuoriporta" gennaio 2021