A proposito di regole e bambini...

Ai giorni nostri, dare regole ai bambini pare essere diventato un tabù.

Il genitore ha iniziato a porsi come “amico” nei confronti del figlio rinunciando ad essere un adulto di riferimento. Domina più la preoccupazione di farsi amare che non quella di educare. La paura di essere percepiti dei pessimi genitori ha iniziato a farla da padrone, tanto che ormai dire “no” rappresenta un momento doloroso più per il genitore che per il figlio. Si creano le condizioni in cui è il bambino ad averla sempre vinta.

Essere genitori iperprotettivi e permissivi ha senz’altro un impatto negativo sulla vita dei propri figli. In effetti, la tendenza a ridurre al minimo ostacoli e sofferenze rappresenta una vera e propria barriera nello sviluppo della determinazione e della resilienza, con la conseguenza di avere in futuro una scarsa capacità di fronteggiare e riorganizzare positivamente la propria vita dopo aver subìto un evento negativo. Senza contare che un atteggiamento del genere da parte dei genitori può favorire nel bambino scarso sviluppo di empatia, poca tolleranza alle frustrazioni, impulsività e inadeguato senso di responsabilità.

Studi recenti, realizzati attraverso l’uso della Risonanza magnetica funzionale, hanno evidenziato come nei bambini cresciuti in famiglie in cui vi è un sistema di regole poco chiaro, confuso o assente, si riscontri una maggior quantità di cortisolo, famoso per essere l’ormone dello stress.

Per prevenire queste conseguenze, sarebbe sufficiente seguire poche ma importanti accortezze, partendo dal presupposto che il bambino necessita di regole: la presenza di esse gli consentirà infatti di sentirsi sostenuto, accolto e guidato dal genitore.

Le regole, innanzitutto, devono essere condivise da mamma e papà in modo da evitare che volutamente o inconsapevolmente vengano invalidate dal genitore che non le condivide. Sarebbe preferibile essere autorevoli anziché autoritari, e quindi resistere alle sue insistenze evitando di assecondarlo. Mantenendo fermezza e autorevolezza si diventa per lui un modello e una base sicura da stimare ed imitare. Nelle difficoltà (come fare i compiti) sarebbe opportuno limitarsi a dare sostegno e, allo stesso tempo, gratificare gli sforzi del bambino attraverso lodi motivate e specifiche.

Che i bambini abbiano bisogno di amore e di affetto è un dato acquisito. Ma non bisogna sottovalutare l’importanza delle regole poiché anch’esse consentono loro di diventare dei futuri adulti sicuri, responsabili e felici.

Dott. Danilo Selvaggio, Psicologo

Apparso sul mensile Fuoriporta mese Novembre 2019